LOGISTICA AGROALIMENTARE E INCENTIVI PREVISTI DAL PNRR
E’ uno dei settori in cui STI engineering ha maggiore esperienza, avendo alle spalle un trentennio di progetti e clienti internazionali in diversi paesi del mondo con focus particolare su stabilimenti del food & beverage e piattaforme logistiche. Con questo articolo entriamo nel dettaglio della la logistica agro-alimentare e ricordiamo le possibilità di incentivo previste dal PNRR.
Logistica: concetti chiave e tipologie
La logistica è una procedura organizzativa che permette di ottimizzare la circolazione dei prodotti e la fornitura di servizi nei settori industriale e commerciale. Per poter beneficiare dei vantaggi economici è essenziale elaborare un sistema pratico ed efficiente, che si avvalga di tutte le soluzioni offerte dalla Supply Chain, quale sistema di organizzazioni, persone, attività, informazioni e risorse coinvolte nel processo atto a trasferire o fornire un prodotto o un servizio dal fornitore al cliente.
Le operazioni logistiche utilizzano molte risorse finanziarie, materiali ed umane e hanno un’elevata incidenza sul livello di capacità concorrenziale delle aziende. In questo ambito un intenso cambiamento è avvenuto grazie al progresso della tecnologia soprattutto per quanto riguarda la logistica di magazzino che, negli ultimi anni, si è avvalsa molto del Cross Docking.
İl Cross Docking è la tipologia gestionale volta a limitare il maneggiamento dei prodotti, per cui la merce giunta da più destinazioni viene scaricata e ricaricata direttamente su altri mezzi senza sosta a terra, anche nel caso di soste molto brevi (poche ore). Questa metodologia è per esempio efficace per organizzare un hub nel quale confluiscano diverse linee di trasporto che hanno la necessità di scambiarsi il carico o una parte di esso, in quanto questo processo richiede un perfetto coordinamento. Per poter usufruire dei benefici economici del Cross Docking è importante affidarsi a specialisti che abbiano l’esperienza, la conoscenza, l’attrezzatura e l’impianto per essere in grado di fornire un servizio di logistica efficiente.
Tutto il personale addetto alla logistica possiede incarichi ben definiti, al fine di assicurare il successo del lavoro, di conseguenza molte imprese istituiscono corsi di formazione e aggiornamento continuo per gli addetti alla logistica. Nel momento in cui il personale è debitamente formato, viene pianificato il coordinamento tra i vari settori aziendali.
La logistica può essere suddivisa in due macro-ambiti: la logistica interna e la logistica esterna.
Logistica interna
La logistica interna ha come finalità l’organizzazione dei beni materiali, immateriali e finanziari e delle risorse umane con lo scopo di dirigerli per permettere un’adeguata pianificazione aziendale, contenendo il più possibile le perdite e prevenire il generarsi di impatti negativi sul bilancio. La logistica interna, quindi, gestisce i flussi in ingresso nell'impresa fino all’ultimazione della fase produttiva.
Logistica esterna
La logistica esterna, invece, tratta i flussi che hanno luogo al di fuori dell’azienda dopo la fase produttiva e si interessa quindi della distribuzione dei prodotti finiti. Essa si focalizza sul servizio al cliente e consente l’ottenimento di numerosi benefici, tra cui la possibilità di incentivare le operazioni della Supply Chain e conseguire maggiore sinergia tra i settori produttivo e commerciale, anche attraverso un elevato livello di conoscenze sullo stato generale del mercato, offrendo una perfetta ottimizzazione del metodo e del processo di vendita.
Il settore agroalimentare: la logistica a temperatura controllata.
Una categoria largamente applicata, in particolare nei settori alimentari, è la logistica a temperatura controllata, la cui finalità è assicurare la continuità della catena del freddo con l’obiettivo di conservare al meglio i prodotti, preservandone l’integrità e la sicurezza alimentare in riferimento agli standard igienico-sanitari. Una buona conduzione ed esecuzione della catena del freddo svolgono un ruolo centrale all’interno del ciclo di trasporto dei prodotti che sono caratterizzati da ciclo di vita breve, dall’impianto di produzione fino al punto di vendita.
İl settore agroalimentare è uno dei più sensibili alle difficoltà connesse alla logistica, a causa della natura dei prodotti che lo contraddistinguono e dalla complessità che caratterizza le catene di produzione e trasformazione. La vendita dei prodotti agroalimentari avviene attraverso canali della più varia natura, e di conseguenza il costo della logistica per le filiere è molto incostante e viene determinato in funzione del valore e del genere di prodotto e dall’estensione dei canali commerciali e logistici. İl processo di definizione dei costi tiene in considerazione sia la struttura delle filiere che la distanza fra i paesi di origine e di destinazione, poiché il numero di passaggi fra un operatore e l’altro influisce considerevolmente sull’aumento del costo totale. Detto questo, sembra chiaro che abbreviare i canali di commercializzazione e distribuzione è una delle necessità primarie per l’efficienza del settore agroalimentare.
Ultimamente, poi, l’incidenza dei costi di trasporto è aumentata in relazione alla crescita del costo del carburante. Per una riduzione dei costi, l’organizzazione del trasporto primario (verso l’azienda produttiva) prevede la saturazione dei carichi, mentre per il trasporto secondario (verso il punto vendita) vengono previsti l’ottimizzazione dei tempi e dei percorsi. Ottimizzare la logistica per il settore agroalimentare è di fondamentale importanza, impostando una strategia settoriale associata ad una panoramica completa di tutti i punti critici presenti, favorendo piattaforme logistiche di piccole dimensioni (>10˙000mq) nei bacini produttivi. Le piattaforme logistiche di medio-grandi dimensioni andrebbero previste sia nei bacini produttivi che lungo i grandi assi di traffico, così da rilanciare e redistribuire le merci, con operazioni affiancate da tecnologie informatizzate ICT per il monitoraggio dei flussi di magazzino sempre crescenti, prestando particolare attenzione alla rintracciabilità, alla gestione della catena del freddo e al suo controllo attraverso l’intero processo.
Il PNRR e gli incentivi per la logistica agroalimentare
Come noto, nel quadro del P.N.R.R. (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), il Ministero dell’Agricoltura cha in programma di concedere incentivi per lo sviluppo della logistica agroalimentare per un totale di 500 milioni di euro complessivi tra gli anni 2022 e 2026 volti a finanziare progetti, investimenti e interventi di imprese che operano nel settore alimentare.
Tra gli obiettivi che vengono finanziati ci sono la riduzione dell’impatto ambientale ed l’incremento della sostenibilità dei prodotti, il miglioramento della capacità di stoccaggio e trasformazione delle materie prime, il rafforzamento della digitalizzazione nella logistica (anche ai fini della tracciabilità dei prodotti), il potenziamento della capacità di esportazione, la conservazione della differenziazione dei prodotti per qualità, sostenibilità, tracciabilità e caratteristiche produttive e la riduzione degli sprechi alimentari, e le aziende che intendono fare richiesta di incentivo devono stilare un programma volto al perseguimento di almeno uno di questi obiettivi.
Quali sono gli incentivi
Gli incentivi M.İ.P.A.A.F. (Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali) per lo sviluppo della logistica agroalimentare sono dei benefici erogati alle aziende che puntano al miglioramento dei processi organizzativi, gestionali e strategici, dall’approvvigionamento delle materie prime alla distribuzione del prodotto finito. Con questo progetto il M.I.P.A.A.F. vuole concedere alle imprese operanti nei settori agricolo e agroalimentare uno stimolo per avviare tutti quegli interventi che offrono un’opportunità di innovazione dei processi logistici e di ridurre gli impatti ambientali.
Per quanto riguarda gli aspetti normativi, l’iniziativa è stata prevista dal Decreto del M.I.P.A.A.F. del 13/06/2022 e, seguendo gli obiettivi del P.N.R.R., mira al miglioramento dei sistemi di stoccaggio e logistica delle imprese, generando nello stesso tempo una riduzione dei costi e promuovendo l’innovazione dei processi di produttivi. Gli incentivi previsti dal Decreto del M.I.P.A.A.F. per la logistica in ambito agroalimentare e agricolo sono di 3 tipi: finanziamenti agevolati, contributi in conto impianti, contributi diretti alla spesa. Le 3 tipologie di agevolazioni possono essere concesse singolarmente o in combinazione tra loro, in relazione alle tipologie di progetto e dei loro ambiti di intervento.
Ripartizione delle risorse
I 500 milioni stanziati verranno ripartiti assegnando 350 milioni ad investimenti in “attivi materiali e immateriali assegnati alle aziende agricole legate alla produzione agricola primaria, e agli investimenti nel settore della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli”, mentre i rimanenti 150milioni saranno assegnati alle aziende agricole che non rientrano nella definizione precedente e alle imprese del settore ricerca, sviluppo e innovazione.
Queste somme di denaro possono essere concesse alle imprese di ogni dimensione, società cooperative e consorzi; organizzazioni di produttori agricoli e imprese commerciali, industriali e addette alla distribuzione.
Come già previsto per altri finanziamenti del PNRR, il 40% delle risorse disponibili è riservato alle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
İn base alla natura del progetto l’estensione delle somme disponibili sono diverse. İn particolare, vengono assegnati un massimo di 12 milioni di euro per i progetti di investimento, un massimo di 20 milioni di euro per progetti prevalentemente di ricerca industriale e un massimo di 15 milioni per progetti prevalentemente di sviluppo sperimentale.
Gli aiuti messi a disposizione possono essere cumulati, in rapporto ai costi ammissibili, con altri aiuti di Stato, compresi quelli de minimis e con qualsiasi altra misura di sostegno finanziata con risorse pubbliche, seppur con qualche limitazione.
Requisiti
Ricordiamo qui di seguito i requisiti richiesti per la presentazione della domanda di incentivo:
essere regolarmente costituiti ed iscritti come attivi nel Registro delle İmprese
trovarsi nel pieno e libero esercizio dei propri diritti ed essere nelle condizioni di contrarre con la P.A. e non essere quindi soggetti a sanzioni che comportino tale divieto
non avere amministratori o rappresentanti colpevoli di false dichiarazioni che possano influenzare le scelte delle P.A. per quel che riguarda l’erogazione di contributi o sovvenzioni
essere in regolarità contributiva
non essere sottoposti a procedura concorsuale e non essere in stato di fallimento, liquidazione, amministrazione controllata, concordato preventivo o in altra situazione equivalente
non avere ordini di recupero pendente per effetto di una decisione della Commissione Europea che dichiara un aiuto illegale e incompatibile con il mercato interno
essere in regola con la restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero
non aver usufruito nei 3 anni precedenti alla domanda di ammissione alle agevolazioni, di provvedimenti di revoca totale di agevolazioni concesse dal M.I.P.A.A.F. ad eccezione di quelli derivanti da rinunce
non risultare impresa in difficoltà.
Investimenti finanziabili
Sono finanziabili attraverso il contratto di sviluppo per la logistica agroalimentare, i progetti di investimento, di ricerca, di sviluppo o di innovazione che riguardino i interventi:
investimenti in attivi materiali e immateriali, quindi per esempio locali di stoccaggio per materie prime agricole, digitalizzazione della logistica, interventi infrastrutturali sui mercati alimentari, etc.;
investimenti nel trasporto alimentare e nella logistica volti a ridurre i costi ambientali ed economici;
interventi di innovazione dei processi produttivi, dell’agricoltura di precisione e della tracciabilità realizzati nei settori:
produzione agricola primaria, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, altre attività afferenti la logistica negli ambiti agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo.
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